Bonifica amianto
IPIC è iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali ed è in possesso della categoria 10, bonifica dei beni contenenti amianto.
La forma più diffusa, in Italia, è quella del cemento amianto, utilizzato per produrre lastre di copertura e tubazioni. Nell’edilizia civile è anche presente negli impianti di riscaldamento e di acqua calda.
L’attività è svolta prevalentemente in Umbria e nelle regioni limitrofe.
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L’impresa è specializzata nella bonifica dell’amianto presente in:
- Capannoni
- Tettoie
- Serbatoi
- Canne fumarie
- Lastre
- Terre contaminate da amianto
Ci occupiamo dello smaltimento di amianto:
Friabile
Amianto friabile
• Le fibre sono libere, sciolte o debolmente legate;
• È comunemente utilizzato per coibentazioni di impianti industriali, di forni e di caldaie, guarnizioni, isolamenti termici e intonaci;
• È più pericoloso perché le fibre possono essere liberate con la semplice azione manuale.
• È comunemente utilizzato per coibentazioni di impianti industriali, di forni e di caldaie, guarnizioni, isolamenti termici e intonaci;
• È più pericoloso perché le fibre possono essere liberate con la semplice azione manuale.
Compatto
Amianto compatto
• Le fibre sono fortemente legate in una matrice solida stabile;
• È comunemente usato per coperture o pavimentazioni viniliche;
• È meno pericoloso perché può frantumato solo mediante mezzi meccanici industriali o da demolizione.
• È comunemente usato per coperture o pavimentazioni viniliche;
• È meno pericoloso perché può frantumato solo mediante mezzi meccanici industriali o da demolizione.
Per la bonifica e rimozione dei materiali contenenti amianto si opera nella maniera seguente:
Comunicazione all’Asl territorialmente competente
Bonfica del materiale contenente amianto a terra o in opera
Incapsulamento dei manufatti con incapsulante certificato e rispondente ai valori limite della direttiva 2004/42/CE mediante l’utilizzo di una pompa airless per inglobare e bloccare le fibre di amianto;
Confezionamento, etichettatura e sigillatura dei colli;
Trasporto e smaltimento amianto e DPI;
Rilascio attestato di avvenuta bonifica.
Ogni lavoratore prima di accedere al cantiere di bonifica riceve i seguenti DPI (Dispositivi di Protezione Individuale):
- Tuta in Tyvek PRO.TEK con cappuccio, elastico ai polsi e alle caviglie
- Facciale filtrante piatto monouso
- Calzari Tyvek
- Guanti di uso comune
Il personale che opera nei cantieri dell’azienda è formato ed informato dei rischi specifici in quanto ha frequentato le 30 ore di corso obbligatorie per chi svolge attività di bonifica, rimozione e smaltimento dell’amianto e possiede l’idoneità sanitaria.
Con la Legge 257/92 è stata decretata la cessazione dell’estrazione e della produzione di amianto dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha verificato la correlazione tra l’esposizione a fibre di amianto e alcune patologie a carico dell’apparato respiratorio. La pericolosità potenziale dei materiali contenenti amianto dipende dalla loro tendenza a rilasciare nell’ambiente fibre che possono venire successivamente respirate dalle persone. Questa tendenza è essenzialmente legata al grado di friabilità originaria del materiale contenente amianto (MCA), ma anche alle sue condizioni di conservazione.
Il Decreto Ministeriale 6 settembre 1994 identifica come metodi di bonifica la rimozione, l’incapsulamento e il confinamento. La forma più diffusa, in Italia, è quella del cemento amianto, utilizzato per produrre lastre di copertura e tubazioni. Nell’edilizia civile è anche presente negli impianti di riscaldamento e di acqua calda.
IPIC è iscritta all’Albo Nazionale Gestori Ambientali ed è in possesso della categoria 10, bonifica dei beni contenenti amianto.
La forma più diffusa, in Italia, è quella del cemento amianto, utilizzato per produrre lastre di copertura e tubazioni. Nell’edilizia civile è anche presente negli impianti di riscaldamento e di acqua calda.